sabato 26 dicembre 2009

Sacher

English version here.

La foto

Sacher

Pessima. Da censurare direi, ma la metto per poi vedere i miglioramenti futuri. ;-)

Ne ho fatte una decina verso le 15 di domenica pomeriggio, poi è venuto buio subito e buonanotte luce naturale... Volevo fotografare una fetta singola (quella che manca) ma purtroppo, ecco... L'unica "salvabile" è quella che si vede, ancora in fase cavia in quanto non ho spalmato per bene la copertura e si vede la prima panna montata della mia vita a fianco in tentativo di decorazione. ;-)


La storiella

Era da tanto che volevo cimentarmi a fare uno dei dolci più famosi e golosi di cui ho tanto sentito parlare: la Sacher! In realtà non ho mai avuto occasione di assaggiare quella originale, ma solo un paio di volte in versione "confezionata", quindi immaginate che qualità eccelsa. ;-)

Non conosco nessuno che la produca in versione casalinga, l'ho vista in varie pasticcerie, ma non mi sono mai cimentato nell'assaggio. Pure nei ristoranti non l'ho mai trovata nella lista dei dolci...

In questo caso la mia tortiera in silicone diciottocentimetrididiametro si rivela sempre più utile nella realizzazione di dolci di prova. Così ne assaggio una fetta e il resto lo offro agli amici cavie degustatrici, dato che è piccola finisce subito! Così sono pronto a prepararne una nuova senza il rischio che avanzi e di mangiarne troppa!

Per la cronaca: di questa me ne sono mangiata mezza subito subito. ;-)


La ricetta

Ingredienti

  • Farina autolievitante: 80 g
  • Zucchero: 80 g
  • Uova: 2 piccole (100 g)
  • Ricotta: 50 g
  • Cacao amaro: 20 g
  • Marmellata di albicocche: 100 g
  • Cioccolato fondente: 50 g

Utensili

  • Tortiera 18 cm di diametro
  • Fruste elettriche
  • Forno

Preparazione

  1. Preriscaldare il forno a 180 gradi;
  2. sbattere le uova, lo zucchero e la ricotta con le fruste elettriche per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto spumoso;
  3. unire la farina e il cacao setacciati, mescolando con un cucchiaio;
  4. infornare per 20-25 minuti (fare la prova stecchino per verificare la cottura);
  5. lasciare raffreddare la torta;
  6. tagliare la torta a metà nel senso della lunghezza;
  7. spalmare la marmellata nella parte inferiore della torta, ricoprire con la metà superiore;
  8. fare fondere il cioccolato a fuoco dolce o a bagnomaria; io non ho aggiunto acqua (qui un approfondimento);
  9. disporre il cioccolato sulla torta e distribuirlo uniformemente.

Dati nutrizionali

Calorie totali1346 kcal
Peso finale440 g
Calorie per 100 g306 kcal
Carboidrati65.6%
Proteine9.9%
Grassi24.5%

L'angolo della cultura

Come tanti piatti famosi anche questo nasce in maniera "casuale": fu inventata nel 1832 dall'apprendista cuoco Franz Sacher. La ricetta di questa torta, anche se particolarmente semplice (torta al cioccolato con in mezzo uno strato marmellata di albicocche ricoperta da una glassa di cioccolato), è custodita gelosamente e quindi nessuno la conosce! L'unica maniera di assaggiarla è recarsi a Vienna all'Hotel Sacher, oppure si può andare a Bolzano dove c'è un punto vendita ufficiale chiamato "Sacher shop". Quindi le realizzazioni che si trovano altrove sono solo un "tentativo" di imitare la versione originale.

Alcuni miei amici hanno avuto occasione di provare l'originale all'Hotel Sacher a Vienna, ma non sono stati così soddisfatti. Su wikipedia infatti dicono: "... molti viennesi, infatti, considerano la Sacher-Torte troppo secca per essere mangiata senza [...]". Credo infatti che le varie rivisitazioni siano molto più appetibili dell'originale grazie all'aggiunta di una bella botta di burro e zucchero. ;-) D'altronde è spesso questo il "trucco" adottato per rendere un piatto più buono. Tutto a discapito delle calorie comunque. ;-)

Per la mia versione ASI ho omesso il burro (più di 700 kcal) sostituendolo con la ricotta (tra le 100 e 130 kcal). Ho poi usato della marmellata non zuccherata (161 kcal, una zuccherata ne fa sui 250).

Riferimenti



English version

Photo

Sacher

Horrible. To be censored, in my opinion, but I put it there so I will evaluate my future improvement. ;-)

I took about 10 photos at 3 PM on Sunday afternoon, but darkness cames early so, good night natural sunlight... I wanted to take a photo of a single slice (the slice that is cutted in the photo above) but unfortunately... The only one acceptable is the photo I published above. It's the test cake on which I didn't spread the chocolate yet, you can see my first whipped cream (!) on the right side that I put for a decoration attempt. ;-)

The little story

It's a long time that I wanted to bake one of the famoust and yummy cake that I hear about: Sachertorte! Actually I have never had the pleasure to test the original version, but only a couple of times a version from the supermarket, then imagine what the excellent quality... ;-)

I don't know anyone that produces this cake in home-made version, I saw it in varius cake shop, but I have never tested it. The same at the restourant, I have never found in the desserts's list...

In that case my silicon's cake tin eighteencentimetersofdiameter reveals more and more useful for the realization of test cakes. So I can test a slice and give the rest to my test-cake friends, since the cake is very little and it finishes immediately! So I'm ready to bake another one without the risk that it is left!

For the record: I ate half of this cake right away. ;-)


The recipe

Ingredients

  • Flour: 80 g
  • Baking powder: 4 g
  • Sugar: 80 g
  • Eggs: 2 little (100 g)
  • Ricotta: 50 g
  • Cocoa powder: 20 g
  • Apricot jam: 100 g
  • Dark (plain) chocolate: 50 g

Tools

  • Cake tin 18 cm of diameter
  • Oven
  • Electric whisk

Preparation

  1. Preheat the owen at 180 Celsius degree;
  2. mix the eggs with sugar and ricotta with electric whisk for about 10 minutes until obtaining a soft cream;
  3. Add sieved flour, baking powder and cocoa powder and mix with a spoon;
  4. bake for 20-25 minutes (stick test);
  5. wait until the cake make cold;
  6. slice the cake at the middle in the sense of the length;
  7. spread on the jam on the lower side of the cake an cover with the upper side;
  8. melt the dark chocolate at low heat or at water bath;;
  9. put the melt chocolate on the cake and spread on it equally.

Nutritional facts

Total calories1346 kcal
Final weight440 g
Calories for 100 g306 kcal
Carbohydrate65.6%
Proteins9.9%
Fat24.5%

The culture corner

Like other famous dishes, also this cake born in a "casual" manner: it was invented in 1832 by a chef apprentice Franz Sacher. The recipe of this cake is kept jealously then nobody know it! The only way to taste it is to go in Vienna at Hotel Sacher. Therefore the products that you can find elsewhere are only an "attempt" to imitate the original version.

Some friends of mine have had the occasion to test the original in Vienna, but they weren't so satisfied. From wikipidia in fact they say: "as most Viennese consider the Sachertorte too "dry" to be eaten on its own [...]". I believe in fact that the varius version are more appetizing from the original thanks to the addition of a big amount of butter and sugar. ;-) On the other hand this is the trick adopted to make a dish more yummy. All to the detriment of calories. ;-)

For my ASI version I omitted butter (more than 700 kcal) by replacing it wiht ricotta (calories between 100 and 130 kcal). Then I used jam sugar-free (161 kcal, with sugar 250 kcal).

References

giovedì 24 dicembre 2009

Lo spadellatore 2.0!

Read in English

Frequentando i vari foodblog ho notato che quasi tutti seguono uno "schema" ormai collaudato per la composizione di un post:

  1. foto
  2. racconto in cui si contestualizza il piatto che si sta per presentare
  3. ricetta

Molti blogger sono bravi fotografi, altri sono bravi a raccontare, parecchi nella realizzazione delle ricette (ammiro in modo particolare i perfezionisti pasticceri e i maestri dei lievitati). Fatalità i blog che mi piacciono di più sono quelli in cui l'autore è bravo in tutte e 3 le componenti. ;-)

Ho notato che tanti si ispirano e ripropongono ricette estratte da altri blog, magari reinterpretandole, ma non mi sembra che tanti "inventino" qualcosa di personale (vabbé che tutto è già stato inventato in cucina in qualche altra parte del mondo...).
Non c'è assolutamente niente di male, anch'io seguo questo approccio, devo imparare le basi, quindi riprendo ricette tradizionali già "testate", ma mi piacerebbe ci fossero anche foodblog in cui si approfondisce di più si spiega il perchè delle cose, con un approccio più tecnico/scientifico e culturale... conoscete qualcosa a riguardo?

Per questo ultimamente sono stato particolarmente colpito dal blog di Dario Bressanini, nel quale illustra i processi chimici che si sviluppano durante la realizzazione di un piatto (avete letto le sue meringhe?). Da qui si capisce proprio "come funziona" un piatto, in base alla modalità con cui si combinano le molecole, al tipo di cottura impiegata. Mi piacerebbe capire gran parte di questi meccanismi, formarmi una buona base, in modo tale di essere in grado di "prevedere" a priori il risultato di un piatto che intendo realizzare, in base alla scelta degli ingredienti impiegati, il tipo di procedimento per il loro "assemblaggio", il tipo di cottura. Per questo mi sto interessando maggiormente ai dolci per i quali serve un approccio più scientifico, gli ingredienti vanno pesati al grammo, le proporzioni devono essere rispettate, i tempi di cottura pure.

Tutta questa lunga premessa per dire che darò uno schema più "personale" e ordinato ai miei futuri post, i quali saranno organizzati così:

  1. La foto: è il pezzo di post che i lettori possono giudicare in pieno, visto che bastano solo gli occhi (il piatto non lo potete né annusare né mangiare ;-). Purtroppo la qualità è ancora molto bassa, devo dedicare tempo e studio all'arte fotografica, imparare ad usare il mio nuovo giocattolo... eh si mi sono preso una Canon EOS 400d usata e il mitico 50mm 1.8! Guardate qui che belle foto che fa. ;-)
  2. La storiella: la classica introduzione in cui si spiega il "contesto" in cui nasce il nuovo piatto, tutto condito con po' di ironia che non guasta mai. ;-)
  3. La ricetta: ingredienti, preparazione, dati nutrizionali: in teoria l'elemento principale... Siccome mi piace anche l'approccio scientifico/matematico/salutistico in cucina, cercherò di riprendere ricette tradizionali e rivisitarle in versione ASI(*). Il che soddisfa anche il mio lato salutistico. ;-)
  4. L'angolo della cultura: qualche nozione che può essere di tipo storico, gastronomico, scientifico o alimentare sulla ricetta realizzata; metterò una piccola bibliografia, ossia i link da cui ho estratto le informazioni. In questo modo mi piacerebbe trasmettere, oltre all'entusiasmo per aver realizzato una nuova ricetta, anche qualche nozione utile ai lettori!

A questo punto l'impegno di pubblicare un post a settimana fatto bene mi sembra un buon compromesso... vediamo se riesco anche a fare la traduzione del tutto in inglese visto che devo esercitarmi!

Bene, alla prossima ricetta allora!



Vincoli ASI

Per la cucina ASI non si devono superare i seguenti limiti per le seguenti tipologie di piatti:

  • primi piatti: 100 kcal/100 g
  • zuppe e minestre: 50 kcal/100 g
  • secondi piatti: 100 kcal/100 g
  • dolci freddi: 150 kcal/100 g
  • dolci da forno: 300 kcal/100 g.

Per approfondire: www.albanesi.it/Alimentazione/ASI.htm.



English version

Attempting varius foodblog I notice that almost all follow a fixed "schema" for a post:

  1. photo
  2. story about the context in which the dish was born
  3. recipe

Many blogger are good at taking photographs, other are good narrators, many on cooking (I admire in particular way perfectionists pastry chefs and masters of yeast). In fact blogs that I appreciate more are the ones in which the author is good in all the components. ;-)

I noticed that many are inspired and presents again recipes taken from other blogs, sometimes they put their own changes, but it's seem that nobody "invent" a dish from scratch (ok, all have already invented somewhere in the world...).
There's nothing bad on it, I follow the same approach, because I have to learn the basics, then I retrieve traditional recipes to cook. On the other hand I'd like there will be also foodblogs in which the author examines more deep, explains why things works in that manner, with a more technical/scientific and cultural approach... do you know something about?

For this reason that last period I was particulary interested on Dario Bressanini's blog, in which he explains the chemical processes that develop during the realization of a dish (try to read his meringue). From these posts you can understand how a dish "works", from the combination of the molecules and the way you cook it. I'd like to learn these mechanisms, build a good base of knowlege, in order to be able to predict the result of a dish that I want to cook, based on the ingredients and the process I use for the "assembly". For that reason I'm interesting at sweets because you have to weight the ingredients exactly at single gram, the proportions must be followed, like cooking time.

This long premise because I want to present my new personal "scheme" for my future post:

  1. Photo: it's the part of the post that a reader can judge at full, since only eyes are needed (you can't sniff or taste a "virtual" dish ;-). Unfortunately the quality is still very low, I have to give time to practice the art of photography, learning how to use my new toy... a used Canon EOS 400d with 50mm 1.8! Look at here what nice photos it takes! ;-)
  2. The little history: the classic introduction in which the context in which the dish borns. Larded with a bit of irony. ;-)
  3. The recipes: ingredients, preparation, nutritional facts: in theory the main argument... Since I like the scientific/mathematics/healty approach in the kitchen, I will try to recover traditional dishes and re-cooking them in ASI(*) version. In that manner I satisfy my healty side. ;-)
  4. Culture corner: some historical, gastronomical, scientific or food notions that could be useful, related to the dish presented. I will publish a little bibliography, that is the links from where I extracted the informations. In that way I'd like to transmit, besides the enthusiasm of realizing a new recipe, some useful notion to readers!

At this point the goal of publish a (good) post every week seems a good compromise... I hope to publish the English version too, because I have to learn it!

Well, see you at next recipe!



ASI constraints

For ASI kitchen these limits can't be exedeed:

  • first course: 100 kcal/100 g
  • soups: 50 kcal/100 g
  • main course: 100 kcal/100 g
  • cold desserts: 150 kcal/100 g
  • cakes oven-baked: 300 kcal/100 g.

References (in Italian): www.albanesi.it/Alimentazione/ASI.htm.

sabato 12 dicembre 2009

Risotto con i cachi

Risotto con i cachi

Mi piace provare gli abbinamenti dolce/salato. Il risotto con le pere l'avevo già sperimentato e mi era piaciuto, quindi perché non provare un altro risotto con la frutta? È l'ultima domenica di novembre, in garage c'è una cassetta di cachi che rischiano di andare in deperimento... Detto fatto: ne prendo due bei maturi e via!

Il riso è semplice e delicato(*), il brodo non ce l'avevo (il dado non lo uso manco morto) quindi ho usato acqua bollente salata per cuocere il riso. D'altronde seguo la scuola del maestro Marchesi... ;-) Non ho neppure usato il vino per sfumare il riso dopo la tostatura, mi pareva uno spreco aprire una bottiglia che poi non verrà bevuta...

Risultato finale ottimo, questa volta non posso lamentarmi più di tanto. Il dolce del caco l'ho compensato con il salato della caciotta che ho usato per mantecare. Anche la mamma è stata sorpresa: "Mmmm, che buono!".


Ingredienti

  • Riso (Carnaroli o Vialone nano) 60 g
  • Cachi 150 g
  • Cipolla 30 g
  • Formaggio per mantecare (caciotta, asiago, taleggio, stracchino) 30 g
  • Acqua bollente 1 litro con 10 g di sale

Preparazione

  1. Tritare la cipolla, tagliare i cachi e il formaggio a piccoli pezzi.
  2. Scaldare la cipolla coperta da un filo d'acqua per un paio di minuti in una casseruola.
  3. Aggiungere il riso e tostare per un paio di minuti finché non profuma e si attacca alla pentola.
  4. A questo punto bisognerebbe sfumare il riso con il vino (ho saltato questo passaggio).
  5. Aggiungere l'acqua salata bollente fino a coprire il riso e iniziare la cottura
  6. A 3-4 minuti dalla fine aggiungere i cachi. Sarebbe meglio riscaldarli per non bloccare la cottura del riso, io li ho aggiunti poco alla volta alzando la fiamma in modo da non raffreddare.
  7. A fine cottura spegnere il fuoco e mantecare con il formaggio.
  8. Far riposare un paio di minuti, quindi impiattare.
  9. Buon appetito!

Dati nutrizionali

Questo primo non rispetta i vincoli ASI, bisognerebbe aggiungere un ingrediente a basso apporto calorico (una verdura o ortaggio) per abbassare l'apporto calorico a 100 kcal/100 g.

  • Calorie totali: 451 kcal
  • Peso finale del piatto: 316 g
  • Calorie per 100 g: 143 kcal
  • Carboidrati: 69.8%
  • Proteine: 10.5%
  • Grassi: 19.7%


(*) Digressione: papille gustative

Mi piace non insaporire eccessivamente i piatti e riuscire ad apprezzare il gusto "naturale" degli ingredienti principali. Ad esempio mantecare un risotto "delicato" con burro e parmigiano mi pare di "ammazzarlo"... non saprebbe più di riso ma di formaggio!

Sarà, ma io cerco di preservare i recettori delle mie papille gustative. ;-) Quando sono andato a New York sono stato impressionato da come mangiano gli americani: tutto salatissimo o dolcissimo e super condito! Da quanto sono abituati ai sapori saturi, recepiscono solo quelli! Dai loro un panino mozzarella e pomodoro ti diranno: "Ma che è sta roba?!? Non sa di niente!". Rendendomi conto di questa cosa, ho iniziato a salare meno (in qualche caso anche a fare a meno) per riuscire ad apprezzare maggiormente il sapore naturale della pietanza. Il problema è che ora certi piatti mi stomacano: qualche settimana fa degli amici hanno cucinato un risotto con dado + pancetta + mooooolto sale. Immangiabile per me, per loro era normale. Idem per i dolci. Non riesco a mangiare quelli con troppo zucchero. Ossia ne mangio una fetta sola anziché 4. :D:D:D

Secondo me è importante (ri)educare la gente a non mangiare super saporito, in modo che possano apprezzare anche quei prodotti tipici il cui sapore non è particolarmente "deciso". Per forza che i bambini (se non gli adolescenti) non mangiano più il minestrone dopo che hanno assaggiato l'hamburger e le patatine del fast food...

Per approfondire: qui e qui.

venerdì 4 dicembre 2009

Finalmente... pane fatto in casa!

Pane fatto in casa

Siiiiiiiii!!!!! Finalmente sono riuscito nell'impresa che pareva disperata, fare il pane! Nonostante la qualità non eccelsa degli ingredienti, farina lasciata in garage quindi un po' umida, lievito di birra acquistato da 15 giorni, è lievitato e cotto a puntino! Mi sa che il problema era che usavo solo farina 00 e non usavo lo zucchero per "nutrire" il lievito...

Secondo me la soddisfazione di fare un lievitato è diversa da quella di fare un piatto "al volo". Impastare, attendere il tempo della lievitazione, vedere che è riuscita la cottura lenta... te la godi il doppio insomma!

Un bel video esplicativo della cucina italiana si trova qui.

Ingredienti

  • Farina 00 250 g
  • Farina 0 250 g
  • Lievito di birra 25 g (1 cubetto)
  • Acqua 280 g
  • Zucchero 1 cucchiaino e mezzo
  • Sale 2-3 cucchiaini

Procedimento

  1. Fare sciogliere il lievito nell'acqua tiepida aggiungendo lo zucchero. Io l'ho lasciato "fermentare" per 10 minuti.
  2. Mettere le farine in una bacinella capiente (ho usato un'insalatiera di vetro).
  3. Aggiungere il lievito e subito dopo il sale, mescolare un paio di minuti con un cucchiaio di legno. A questo punto si possono aggiungere eventuali ingredienti (olio, uvetta ecc.).
  4. Infarinare la spianatoria (ho usato un panaro di legno) e impastare con le mani per 15 minuti. (Questa fase serve a formare il glutine che forma un reticolo in cui si accumula l'anidride carbonica che gonfia l'impasto).
  5. Fare una palla, metterla nel contenitore (l'insalatiera) e fare lievitare per 2 ore. L'ideale è un ambiente umido con temperatura di 25 gradi. Io ho messo in forno (spento!) il contenitore coperto con un canovaccio bagnato e una tazza di acqua tiepida.
  6. Reimpastare per 5 minuti formando poi il pane/i della forma desiderata. Io ne ho fatto uno unico incidendolo con una croce.
  7. Reimpastare per 5 minuti formando poi il pane/i della forma desiderata. Io ne ho fatto uno unico incidendolo con una croce.

Pane fatto in casa

giovedì 26 novembre 2009

Dieci cose che potete ignorare di me


Asa_Ashel mi ha invitato ad aggiungere un anello della catena "10 cose di me che potete ignorare". Non ho capito se bisogna elencare cose "serie" o no. Beh io la butto sul tema "devo andare a curarmi dal dottore, elenca le 10 patologie gravi che ti affliggono":

1) Iperattivismo
Mi piace fare un mucchio di cose. Ho un interesse per tutti gli argomenti, tematiche e attività correlate che devono essere studiate, capite e metabolizzate. Soprattutto se c'è anche l'aspetto pratico, oltre alla soddisfazione di aver compreso, l'appagamento per la realizzazione è ancora maggiore. Dato che sono un sostenitore del motto "fare poche cose ma fatte bene" mi tocca escludere tante cose o riservarle al futuro... La passione che voglio portare avanti fino alla fine dei miei giorni è lo sport. Le altre: informatica, cucina, fotografia, chitarra, lettura, film, giardinaggio, ecc. Ah, e la morosa quando e se la trovo... che ovviamente deve essere più brava di me in tutto. ;-)

2) Salutismo
Sono un salutista? Mah, forse. Mangio sano e faccio sport. Dal 2001 ho avuto forse 1 giorno di febbre, un paio di giorni di super-raffreddore un paio di inverni fa e altrettanti nel luglio 2008 (grazie ai condizionatori). Per il resto tutto a posto. Se non si sta bene non ci si può divertire. E come dicono i vecchi "l'importante xe la salute". ;-)

3) Sportivismo
Mi è sempre piaciuto muovermi e la competizione in generale. Da bimbo mi piaceva un sacco rincorrere gli amici, correre nei campi, farmi i giri in bicicletta. A 9 anni la prima racchetta in mano che non ho mai appeso al chiodo... forse adesso, perché ho dal 2001 ho iniziato a correre, prima 3 volte alla settimana, adesso... 7 su 7. Ora ne sono dipendente (dottore mi aiuti ;-). Se non assumo la mia dose di endorfine quotidiana non mi sento al 100%.
Poi mi piace la competizione, perché ci si mette in gioco, è un incentivo ad un continuo miglioramento. Come in tutte le cose della vita, d'altronde.
Poi non mi piace l'idea di diventare un sacco di patate a 50 anni. Un'oretta al giorno di movimento non è tanto. A volte penso ad una persona "normale": sveglia, ascensore, macchina, ascensore, ufficio, sedia. Otto ore seduti. Muscoli flaccidi che si atrofizzano. Ascensore, macchina, casa. Divano, tv spazzatura con patatine e birra in attesa di una cena abbondante (visto che a pranzo si è magnato un'insalata "eh si, sono a dieta"). Accumulo di ciccia. Corpo debole... Accumulo di acciacchi. Andiamo a fare una corsetta che è meglio. ;-)

4) Tempismo
Si, sono un precisino, metodico, organizzatissimo. La mattina mi sveglio e mentalmente mi programmo ogni singolo minuto della giornata: colazione, lavoro, pranzo, allenamento, doccia, laboratorio culinario e degustazione (^_^), studio o lettura o film o uscita con gli amici. Devo sfruttare il tempo, la vita è breve ;-). Ma mi piacciono anche gli imprevisti che sconvolgono i miei piani, rendono "particolare" la giornata... conoscete il Sig. Wolf? (ma si quello di Pulp Fiction!!!). ;-)

5) Disturbi del sonno
Magari se ne potesse fare a meno... Mettiamo che viva 99 anni. Bisogna però dormire 8 ore su 24 (un terzo della giornata). A 99 anni ne avrò dormito 33!!! Ma vi rendete conto quante cose si possono fare in 33 anni!?! Comunque dormo (almeno ci provo) 8 ore a notte. Devo essere in forma la mattina! ;-)

6) Problemi alimentari
Non esiste cibo che non mi piaccia. Da piccolo certe cose non le mangiavo, poi la mamma "devi abituarti, mangiane solo un pochino...". Adesso il mio palato riesce ad apprezzare qualsiasi stimolo, godo dei piaceri della cucina a 360 gradi. Come tutti i momenti gratificanti vorrei farli durare più lungo possibile: il sottoscritto è una delle persone che mangia più lentamente tra tutte quelle che conosco. Sono come i giapponesi da questo punto di vista. Il pasto è un momento importante, bisogna dedicargli tempo. Non mi piace ingurgitare a pranzo un panino in 2 minuti, piuttosto faccio a meno. Devo sedermi con calma e "degustare". Poi non capisco quelli che dicono: "adoro i dolci". Poi prendono una fetta di tiramisù e in 2 millisecondi la ingurgitano (per non dire la bevono) senza neanche masticare. La cioccolata non la mastico, la faccio sciogliere in bocca... Ricordo da bambino la pubblicità delle Fruit Joy: "devi devi devi devi... masticar!". Io l'ho fatta sciogliere. Da quel momento ho capito che forse non era il caso di credere a tutte le pubblicità. ;-)

7) Foodblogmania
Dato che mangiare occupa una bella parte della giornata, perché non farla diventare un momento gratificante? Ecco che mi sono appassionato alla cucina e ho scoperto i foodblog. Poi ho visto che tanti fanno belle foto. Purtroppo ho iniziato ad approfondire anche il discorso fotografia... maledetta quella volta! Tempi, diaframmi, bilanciamento del bianco... con la compatta non si può fare più di tanto, adesso voglio la reflex!

8) Mancini(smo)
Sono affascinato dalla "mano del diavolo". Quando vedo un mancino mi viene "voglia di far bene". Il motivo? Mi sembra facciano le cose particolarmente bene ed in modo "talentuoso". Siccome mi piace vedere quando una persona fa le cose fatte bene, ecco spiegato il perché. ;-)

9) Lavoro
Faccio un lavoro che mi aggrada, dato che è collegato ad una dei miei interessi, l'informatica. Da grande mi piacerebbe fare altri lavori collegato alle mie passioni: il cuoco a domicilio, il fotoreporter o fotografo sportivo, il chitarrista, ma anche fare il giardiniere, lo spazzino, il dogsitter, il becchino ;-)... per quello nel tempo libero mi piace fare cose che sono potenzialmente "utili". Non si sa mai nella vita...

10) Semplicismo
Anche se mi piace approfondire le cose mi piace la semplicità. Se dovessi scegliere tra andare ad una festa di ricconi, vip e persone "importanti" (ma che vuol dire?) a degustare caviale con champagne parlando del nuovo tv ultrasottile 42 pollici installato sul soffitto della camera e uscire a bermi una birra con gli amici, preferisco la seconda... Se mi invitano a mangiare al El Bulli ci vado, ma spesso una classica pasta col pomodoro (fatta bene) è molto più buona di tanti piatti elaborati!

Azz... sono già arrivato a 10, meglio che mi fermi!

Il resto della cartella clinica si trova qui, il SN del sito albanesi.it che ha contribuito alle patologie elencate sopra. ^_^

Dato che non mi piacciono le catene... la rompo! Mi ha fatto piacere essere invitato all'iniziativa, scrivere questo post è stato divertente e un buon esercizio di auto-analisi. Non voglio però forzare qualcuno a farlo. Tanti non hanno piacere a "scoprirsi" pubblicamente, specialmente in rete, dove tutti possono leggere...
Mi piacerebbe di più il contatto diretto, organizzare un raduno di foodblogger in cui si spadella assieme!!!

sabato 21 novembre 2009

Garganelli ai peperoni

Garganelli ai peperoni

Non so perché ma i garganelli sono uno dei formati di pasta che mi ispirano di più. Mi danno l'idea di una pasta che dice "condiscimi pure, ma con un sugo saporito e importante!". Mi verrebbe da usare un bel ragù di selvaggina come il cinghiale, ma purtroppo non ne dispongo... :-( Quindi mi ispirerebbe utilizzare una salsa delicata tendente al liquido, del tipo "peperoni + pomodoro + latte + ricotta". Alla fine non avendo il mixer mi sono accontentato di fare un sugo ai peperoni tagliati a mano... Risultato finale soddisfacente, ma non ottimo... il perfezionista deve essere critico! ;-)

Ingredienti

  1. Garganelli (o la pasta che vi piace di più) 60 g
  2. Peperoni 160 g
  3. Cipolla 50 g
  4. Passata o polpa di pomodoro 100 g
  5. Aglio 1 spicchio
  6. Spezie a piacere

Preparazione

  1. Tritare l'aglio e la cipolla e metterli a scaldare in una padella coprendola con un po' d'acqua;
  2. tagliare i peperoni in una dimensione simile alla pasta;
  3. dopo due minuti circa aggiungere i peperoni in padella, aggiungere circa mezzo bicchiere d'acqua (in modo da coprire i peperoni) mettere un coperchio e lasciare cuocere a fuoco medio per 5-6 minuti;
  4. aggiungere il pomodoro ai peperoni, salare e aggiungere eventualmente spezie a piacere (io c'ho messo origano);
  5. cuocere la pasta in 1 litro d'acqua con 10 g di sale;
  6. scolare la pasta al dente e spadellare per un paio di minuti.
  7. impiattare
  8. mangiare!!!

Dati nutrizionali

  1. Calorie totali: 312 kcal
  2. Peso finale: 365 g
  3. Calorie per 100 g: 86
  4. Carboidrati: 76,4%
  5. Proteine: 15,3%
  6. Grassi: 8,3%

sabato 14 novembre 2009

Risotto pere e gorgonzola

Risotto pere e gorgonzola

Non so se sia uno degli aspetti che caratterizza un food blogger. Ma credo di si. Sto parlando del pensiero fisso che si ha in testa nel momento in cui si legge una ricetta particolarmente interessante. Si deve assolutamente cucinare e provare, vedere se ti riesce, sentire il gusto che si immagina sia buono, ma finché non si prova... E poi magari provare l'originale (si ma dove e chi te lo fa?!). A me è successo per questo risotto e l'abbinamento dolce-salato che ormai è un classico, ma che come tanti altri piatti non ho ancora provato (non ho ancora mangiato i canederli!!!). Ebbene un venerdì sera vado al supermercato e mi compro pere e gorgonzola. Il risultato è stato soddisfacente a parte la cottura delle pere... siccome non volevo cuocerle troppo le ho aggiunte a fine cottura, ma dato che erano particolarmente "indietro" alla fine sono rimaste troppo dure a mio parere. Bono lo stesso!!!

Ingredienti

  • Pere (kaiser) 150 g
  • Riso carnaroli o vialone nano 60 g
  • Gorgonzola 40 g
  • Vino bianco 40 g
  • Cipolla 20 g
  • 300 g circa di brodo vegetale bollente o in alternativa acqua bollente con 30 g di sale

Procedimento

  1. Sbucciare le pere e tagliarle a dadini;
  2. tagliare il gorgonzola in piccoli pezzi;
  3. tritare la cipolla e metterla a scaldare con un po' d'acqua in un pentolino con bordi alti a fuoco medio;
  4. dopo un paio di minuti (la cipolla non deve appassire, aggiungere acqua nel caso evapori tutta) aggiungere il riso e tostarlo finché non inizia ad attaccarsi alla pentola ed emanare il profumo "tostato";
  5. versare il vino e farlo evaporare (sarebbe ideale intiepidirlo o almeno usarlo a temperatura ambiente);
  6. aggiungere il brodo necessario a coprire il riso e iniziare la cottura del riso (dai 15 ai 18 minuti circa); il brodo deve essere bollente altrimenti blocca la cottura del riso;
  7. aggiungere le pere a metà cottura o alla fine in base alla consistenza che si vuole ottenere;
  8. quando il riso è pronto spegnere il fuoco e mantecare con il gorgonzola;
  9. aspettare un paio di minuti prima di impiattare.

Dati nutrizionali

  • Calorie: 453 kcal totali, 121 kcal/100g
  • Carboidrati: 64,0%
  • Proteine: 11,3%
  • Grassi: 24,8%

sabato 7 novembre 2009

Budino al cioccolato

Chocolate pudding
Non so voi, ma io ogni volta che mi siedo a tavola ho bisogno dell'abbinamento salato e poi dolce. A colazione, pranzo e cena. Di solito il gusto del dolce me lo soddisfo con un frutto, ma la sera, visto che di solito mangio un piatto unico e basta, posso concedermi anche un dolcetto oltre alla frutta. E bisognerà pure reintegrare gli 11 km di corsetta giornaliera "stimola appetito"! ;-) Così a volte mi preparo due porzioni di uno dei dolci più facili e veloci da realizzare... uno per dessert, l'altro va bene per colazione!
Dal "Manuale completo della cucina ASI":

Budino al cioccolato

Ingredienti

  • Latte 250 g
  • Amido di mais (maizena) 15 g
  • Cacao amaro 15 g
  • Zucchero 15 g

Procedimento

  1. Versare il latte in un pentolino e unire tutti gli altri ingredienti
  2. mescolare con un cucchiaio di legno fino a quando gli ingredienti solidi si sciolgano nel latte
  3. mettere il liquido sul fuoco a fiamma bassa continuando a mescolare fino a quando non si raggiunge la consistenza densa
  4. versare il composto su uno stampo da budini o coppette monoporzione
Con le quantità indicate si ottengono 2 porzioni.

Dati nutrizionali

  • Calorie: 120 kcal/100g
  • Carboidrati: 60%
  • Proteine: 15%
  • Grassi: 25%
Chocolate pudding

English version

This is one of the most easy sweet to cook. It's impossible to fail!
From the book "Manuale completo della cucina ASI":

Ingredients

  • Milk 250 g
  • Corn flour 15 g
  • Cocoa powder 15 g
  • Sugar 15 g

Procedure

  1. Put the milk in a little pot and add the other ingredients
  2. mix with a wood spoon until the solid ingredients are melted with the milk
  3. put the pot on the fire at low heat and continue to mix until the right density is reached
  4. put the liquid on a pudding shape or on single portion shape
With the quantity listed you obtain 2 portions.

Nutritional information

  • Calories: 120 kcal/100g
  • Carbohydrate: 60%
  • Proteins: 15%
  • Fat: 25%

mercoledì 4 novembre 2009

Torta alla banana ASI, per la nuova tortiera ;-)

Torta alla banana ASI
Domenica sono andato in fiera per vedere se c'era qualche reflex usata da acquistare per iniziare a fare le foto di food "serie". Purtroppo dovevo studiare prima su quali modelli potessero andare bene, idem per gli obiettivi... non mi sono fidato di fare un acquisto alla cieca, per paura di prendere una cantonata, visto che i venditori dell'usato potevano vendermi qualsiasi cosa a qualunque prezzo...

Quindi sono andato a fare un bel giro negli altri stand, tra dischi, fumetti, specialità culinarie, modellismo, elettronica ecc. una quasiasi persona dall'"acquisto facile" avrebbe svuotato il portafoglio. Dato che il mio approccio agli acquisti è "compra solo se ti serve", me ne stavo andando visto che mi pare proprio uno spreco buttare minuti preziosi della mia breve vita per una attività chiamata shopping... quando invece noto uno stand letteralmente coperto di stampi di silicone da cucina! Sbircio un po' e finalmente trovo l'oggetto del desiderio: la tortiera diciottocentimetrididiametro!!!

Eh si, mi piace fare i dolci, vorrei sfornarne uno al giorno, ma non è che possa papparmelo tutto da solo! Mi serviva una tortiera "mini" che mi permettesse di usare mezza quantità di ingredienti. Ma girando parecchi negozi non l'avevo ancora trovata... fino a domenica!

Ieri mi sono fatto un dolce ASI al volo per inaugurarla. Per la novità perfino la farina autolievitante si è degnata di fare il suo dovere ;-). Ed è venuto proprio bene e bono!!!

Torta alla banana ASI

Ingredienti
  • Farina autolievitante 150 g
  • Ricotta 150 g
  • Zucchero 85 g
  • Uova 2 piccole (100 g)
  • Banana 1 (140 g)
Preparazione
  1. Preriscaldare il forno a 180 °C;
  2. rompere le uova in una terrina, sbatterle con le fruste elettriche insieme allo zucchero;
  3. unire la ricotta e sbattere fino ad eliminare i grumi;
  4. unire la farina setacciata (io l'ho unita in 1/3 alla volta) fino ad ottenere un impasto omogeneo;
  5. tagliare la banana a rondelle (o nella forma desiderata) e incorporarla all'impasto mescolando con un cucchiaio;
  6. versare l'impasto nella tortiera ed infornare per 35-40 minuti a 180 °C.

Dati nutrizionali
Calorie totali: 1391
Peso inziale: 616 g
Peso finale dopo cottura: 558 g
Calorie: 250,3 kcal/100g
Carboidrati: 68%
Proteine: 14,3%
Grassi: 17,7%

Non so se vi rendete conto, ma sono 250 Kcal per 100 g. Una torta "normale" ne fa 350-400!!! Siccome per me è importante "sentirsi sazi", posso mangiarne una bella fettona che mi riempie per bene!
Banana cake ASI

venerdì 30 ottobre 2009

Ravioli ricotta e noci su specchio di caramello e ragù di uva tiepida

Ravioli ricotta e noci con caramello e uva tiepida


La mando o non la mando? Ma si dai, l'importante è partecipare! Purtroppo negli ultimi 2 fine settimana non sono riuscito a realizzare la versione definitiva della ricetta per il concorso indetto da Paoletta, quindi mi tocca pubblicare la versione beta (scusate il gergo informatico...).


Si perché 2 fine settimana fa mi sono messo a pasticciare per tirare fuori qualcosa di buono e bello, ma il risultato doveva essere perfezionato e mi ero promesso di riprovarci, tanto il 31 ottobre è lontano! Il tutto perché le foto posso farle di mattina solo sabato e domenica (eh si non è che posso fotografare in ufficio ;-). Ebbene sabato scorso matrimonio dalla mattina, e domenica non avevo gli ingredienti! Domani ultimo giorno e non ho internet!
Vabbé pazienza, mandiamo l'esperimento allora. Di sicuro non vinco ma mi sono divertito un mondo a prepararla. ;-)

In quel fine settimana a forza di guardarmi i filmati di grandi chef e leggere i menù e recensioni dei loro ristoranti, mi è venuta voglia di fare un piatto insolito con un nome lunghissimo...
Quindi mi sembrava troppo banale fare un qualcosa di lievitato (eh si infatti sono un esperto, chissà cosa sarebbe venuto fuori usando il lievito ;-), perciò ho tolto il lievito tra gli ingredienti obbligatori e ho aggiunto la ricotta tra quelli "bonus". Degli ingredienti autunnali ho usato le noci e l'uva.

Bene, basta, dopo questa estenuante premessa spiego cos'ho combinato... le dosi sono approssimative le ho fatte per creare una porzione da fotografare. Scusate l'ironia del nome, ma non ho resistito a dare un nome da ristorante "stelle Michelin" ^_^. Alla fine l'importante è divertirsi no?

"Ravioli ricotta e noci su specchio di caramello e ragù di uva tiepida"

Ingredienti

  • Farina 00 100 g
  • Uova 1
  • Noci 50 g
  • Ricotta 100 g
  • Olio evo 1 cucchiaino
  • Uva nera 100 g
  • Zucchero 50 g
  • Acqua 25 g
  • Sale q.b.

Procedimento

Ravioli
Ho messo la farina su una terrina ho rotto l'uovo al centro, aggiunto un pizzico di sale e un cucchiaino d'olio (così ho usato l'ingrediente grasso obbligatorio ;-). Ho mescolato la l'uovo con la forchetta incorporando la farina. Ho iniziato quindi ad impastare a mano per 10-15 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo. L'ho avvolto su una pellicola trasparente e fatto riposare per 30 minuti. Trascorsa l'attesa ho steso la pasta con il mattarello in modo che venisse molto fine (non ho la macchinetta) e che si vedesse il panaro sottostante (non ho la spianatoia...). Ho tagliato quindi i ravioli tondi (ma si chiamano agnolotti o mezzelune?) con un coppapasta da 9.5 cm di diametro. Ne ho ottenuti 11. Ho preparato il ripieno macinando le noci con un mortaio, unendo quindi la ricotta. L'ho disposto sui ravioli e li ho chiusi bagnandone il bordo con dell'acqua (si può usare l'uovo).

Caramello
Ho messo lo zucchero in un pentolino antiaderente e ho scaldato a fiamma molto bassa. Quando ha iniziato a caramellare ho aggiunto 25 g di acqua che avevo fatto bollire. Ho quindi versato il composto sul piatto utilizzando il coppapasta.
Il ragù
Ho semplicemente messo gli acini d'uva lavati su un pentolino a fuoco basso per 10 minuti.
"Impiattamento"
A questo punto ho cotto i ravioli in 1 litro d'acqua salata con 10 g di sale per circa 5 minuti, finché non riaffioravano (come gli gnocchi...). Ne ho messi 2 sopra il caramello e condito con l'uva riscaldata.
Alla fine devo dire che erano anche buoni! (Si, gli altri 9 che poi ho mangiato col pomodoro!)

"Apprezzabile il contrasto tra la consistenza solida del raviolo e il suo gusto leggermente salato con la cremosità e la dolcezza del caramello e l'uva".
Il degustatore
:D

lunedì 26 ottobre 2009

Disastri in cucina!!!

The worst muffin that I have ever baked

Tutti bravi, belle ricette, piatti da favola. Magari per quelli che sono già esperti, ma non per un principiante ai fornelli come me!

Ebbene, questo non è il solito post del dolcetto perfetto, soffice, buono e bello, anzi! Il risultato è una propria e vera cioffecca in cucina. Perciò meglio che annoti (soprattutto) i disastri in cucina visto che sono un sostenitore del famoso detto "sbagliando s'impara".

Per farla breve la settimana scorsa volevo sperimentare una versione rivisitata della sacher, quindi ho preparato l'impasto con questa benetta farina autolievitante, che però non mi sembra abbia lievitato più di tanto... Dopo aver fatto l'impasto ne ho messo il necessario su il mio mitico coppasta sopra la teglia da forno, ma di impasto me ne avanzava quasi la metà. Così ho riempito anche gli stampi da muffin e ho infornato per 35 minuti. Mi sa che però erano un po' troppi... risultato: un obbrobrio, la pasta non è lievitata o forse si ma dopo ha fatto in tempo a sgonfiarsi e a seccarsi. Il risultato lo potete vedere dalla foto. Dai buchi interni sembrava un formaggio, pure stagionato quando lo si metteva in bocca. ;-)

Resta il fatto che non ho ancora capito se il fallimento è dovuto alla farina autolievitante (ma se diventa umida è un problema vero?) o ai tempi di cottura prolungata... boh!!! Sta di fatto che ho mangiato tutto lo stesso, la consistenza lasciava molto a desiderare, ma il gusto tutto sommato era buono!

Ingredienti

  • Farina autolievitante 67 g
  • Ricotta 83 g
  • Zucchero 40 g
  • Cacao amaro 16 g
  • Uova 1

Preparazione

Mescolare l'uovo con lo zucchero, aggiungere la ricotta e sbattere con le fruste fino ad ottenere un impasto uniforme e senza grumi (non ci sono riuscito, la ricotta che ho preso è proprio grumosa e "secca" di suo). Incorporare la farina e il cacao setacciati, continuare ad amalagamare finché il composto diventa uniforme. Versare l'impasto in un coppapasta di 9.5 cm di diametro sopra ad una teglia da forno rivestita con carta forno e il restante sugli stampi da muffin. Infornare a 180 °C per 35 minuti.

sabato 3 ottobre 2009

Pasta fatta in casa

Homemade pastaOggi mi sono fatto la pasta fatta in casa visto che è una delle cose più facile da fare. Infatti gli ingredienti sono:
  • 1 uovo;
  • 100 g di farina (di grano tenero 00);

Materiale

  • contenitore per impastare (ne ho usato uno di quelli di vetro per l'insalata);
  • mattarello;

Procedimento

Mettere la farina nel contenitore, rompervi l'uovo al centro. Sbattere l'uovo con una forchetta incorporando la farina. Iniziare ad impastare, prima con la punta delle dita, poi quando si compatta il tutto su un piano infarinato, per circa 10 minuti. Formare una palla e lasciare riposare. Nel frattempo preparare il sugo (io me ne sono fatto uno con cipolla e pomodoro) e l'acqua per la pasta (1 litro con 10 g di sale). Dopo 15 min di riposo prendere la pasta e stenderla con il mattarello (infarinato). Quando la pasta è bella fina arrotolarla e poi tagliarla con un coltello. La larghezza va a seconda dei gusti.
Homemade pasta
A questo punto buttare la pasta nell'acqua e cuocerla per circa 5 minuti, visto che ci mette meno a cuocere della pasta normale. Scolare quando raggiunge il punto di cottura desiderato e spadellare nella padella del sugo.
Il risultato finale, dato che era la prima volta che la facevo, non è stato proprio eccezionale: la pasta era un po' insipida (non ho messo il sale nell'impasto...) e non era fina come le tagliatelle del supermercato... comunque me la sono pappata tutta lo stesso. ;-)

English version

Today I prepared homemade pasta since it is one of the easiest meal to make. In fact the ingredients are:
  • an egg
  • 100 g of flour

Tools

  • a container for kneading (I have used a glass salad bowl)
  • rolling pin

Preparation

Put the flour in the container, break the egg on the center. Whip-up the egg with a fork incorporating the flour. Start kneading, before with fingers, then when the mixture is more compact put it in a flour table and knead for 10 minutes. Shape a ball and wait for 15 minutes (in the meanwhile you can prepare the sauce). Take the pasta and strecth it with the flour rolling pin. When the pasta is thin, roll it and cut with a knife (choose your prefer shape). The pasta is ready, you can cook it on boiled salty water (10 g of salt for every liter of water).

Pancake... a cena!

Pancake
Sveglia alle 7. Bagno, vestizione, pettinatura. Quindi 30 minuti per la colazione. Taglio un bel panino al latte a metà e lo metto nel tostapane. Quando è ben dorato ed emana quel profumo inconfondibile ci piazzo della ricotta in mezzo e gnam gnam!!! Poi affetto un bel frutto di stagione in una tazza e lo affogo con un vasetto di yogurt intero. Mi piace proprio la mia colazione. Ma è da un po' che voglio magnare i pancake quando mi sveglio... Problema: ci vuole troppo tempo! Quindi me li sono fatti per cena. ;-)

Ingredienti

  • 100 g di farina
  • 100 g di latte parzialmente scremato
  • 1 uovo
  • 5 g di lievito per dolci
  • 5 g di zucchero

Preparazione

Mescolare con una frusta l'uovo con il latte. Setacciare la farina con il lievito e lo zucchero. Aggiungere la parte solida a quella liquida e mescolando con una frusta. Scaldare una padella antiaderente. Controllare che sia ben calda spruzzandoci sopra un po' d'acqua. Mettere una tazzina di pastella sulla pentola (me ne sono venuti fuori 4), cuocere da entrambi i lati finché non diventano dorati (2-3 minuti per lato).
Calorie
422
Peso finale
190 g
Calorie 100 g
222
Carboidrati
78%
Proteine
16.1%
Grassi
5.9%
Pancake
Di solito si mangiano con lo sciroppo d'acero o il miele, ma mi sono fatto una cremina leggera: mezza mela tagliuzzata fine (100 g) con dello yogurt (50 g)... e una spolverata di cacao.

Rispetto ai pancake che ho mangiato a New York i miei sono risultati più compatti... ma forse è perché non li ho affogati con lo sciroppo d'acero. ;-) Comunque mi sono proprio piaciuti, magari me li farò qualche fine settimana... se mi sveglio per colazione. ^_^

English version

Wake up at 7. Go to the bathroom, dressing, combing. Then 30 minute for breakfast. I like my breakfast: I toast a milk bread sandwich, I make a sandwich with ricotta; then I cut a fruit on a cup and I add a jar of white whole yogurt. It's a long time that I want to eat pancakes at breakfast, but it takes too much time! So I decided to eat pancakes at dinner. ;-) I ate them only once in New York. Mine is less soft but too good enough.

Ingredients

  • 100 g of flour
  • 100 g of milk
  • 1 egg
  • 5 g of sugar
  • 5 g of baking powder

Preparation

Mix the egg with the milk. Sift out the flour with the baking powder and the sugar. Add the flour to the liquid mixture until it became uniform. Warm a frying-pan and check that it was hot by putting a little bit of water on it. Put a little cup of the batter (I obtain 4 pancakes) on the frying-pan and cook the pancakes 2-3 minutes per side.
Calories
422
Final weight
190 g
Calories 100 g
222
Carbohydrate
78%
Proteins
16.1%
Fat
5.9%
I prepared a simple cream to eat with the pancakes: I cut half of an apple (100 g) with 50 g of yogurt, then I springled cocoa powder on it for decoration.
Very good!
Pancake

giovedì 1 ottobre 2009

Un classico, la torta di mele


Apple pie, originally uploaded by nicodemo.valerio.
Riporto uno dei miei primi esperimenti in fatto di torte, la versione ASI della classica torta di mele.
Devo dire che la "strumentazione" che avevo utilizzato era veramente scarsa, d'altronde l'appartamento in cui alloggio non è che disponga della miglior batteria da cucina. ;-)
La difficoltà è stato usare la frusta a mano anziché quella elettrica, alla fine sono resistiti sia il frustino sia il mio braccino. Infatti l'impasto aveva una consistenza tale che sembrava di mescolare 1 kg di big babol masticate da 3 ore. ;-)

Si capisce che l'impasto non è risultato perfetto come lo volevo, ossia senza grumi e perfettamente uniforme... tuttavia il risultato finale è stato più che soddisfacente. La classica torta da colazione bella "pastosa" e consistente. Una fetta ti sazia per bene, come piace a me. ^_^
La torta è restata bella tiepida anche dopo un'ora che l'avevo tirata fuori dal forno e che profumo!!!

Domandone del principiante: ma quando la torta è cotta bisogna tirarla fuori dal forno o lasciarla dentro?

Torta di mele ASI (dal "Manuale completo della cucina ASI")

Ingredienti (dosi standard)

  • farina tipo 00 166 g (250 g)
  • ricotta 166 g (250 g)
  • 2 uova (3)
  • zucchero 86 g (130 g)
  • lievito per dolci 11 g (16 g, 1 bustina)

Preparazione

Mescolare le uova con lo zucchero e la ricotta fino ad eliminare i grumi. Aggiungere la farina setacciata con il lievito, amalgamare il tutto finché si ottiene un impasto uniforme. Tagliare le mele a fettine e unirle all'impasto. Imburrare e infarinare una tortiera e versarvi l'impasto. Cuocere per circa 35-40 minuti a 180 gradi.

English version

Ok, today (25th August 2009) I tried to bake another cake. I follow the recipe ASI of apple pie. I need to say that my tools are very poor. I don't have electric whips, so I have prepare the mixture by hand. Since I want a perfect uniform mixture, the result is not so good because I wasn't able to eliminate all the clots! I have to exercise my biceps. ;-)
Besides, I haven't found the shape for baking muffins and I used an old and sad alluminium cake shape...
Despite the premises, the final result was very satisfactory: it taste so gooood!!! The consistence is the way I like, not too soft, you have to chew a lot before the mouthful is ready to go down. ;-)

Ingredients

  • apples 200 g
  • ricotta 166 g
  • flour 166 g
  • 2 eggs
  • sugar 86 g
  • yeast 11 g

Preparation

Mix the eggs, sugar and ricotta with the whips until the clots disappear and the mixture is uniform. Add the flour with yeast and mix all the ingredients. Cut the apple in small pieces. Put half of the apple in the cake shape. Add the rest of the apple to the mixture and mix with a wood spoon. Finally put the mixture in the cake shape and put in the oven at 180 degrees for 35-40 minutes.

mercoledì 30 settembre 2009

Sugoli

Sugoli
Sugoli, originally uploaded by nicodemo.valerio.
Parlando con gli amici una sera della settimana scorsa, non so da che discorso sia saltato fuori, una mia amica ha detto: "Eh si, mia nonna l'uva la usa per fare un dolce buonissimo, i sugoli". Supercuriosità e salivazione immediata. Voglia di provare questo dolce. Dopo due giorni risalta fuori il discorso "dolci di stagione" con i colleghi di lavoro a pranzo e io: "Proprio l'altro giorno una mia amica mi raccontava di un dolce fatto con l'uva, ma non mi ricordo il nome...". "Un dolce?!? Mai sentito... ah ma forse intendevi i sugoli!". Googlando ho trovato la ricetta di questo "budino all'uva". Così ieri sera ho provato a farmeli seguendo le indicazioni trovate qui, qui e qui.

Ingredienti e preparazione

  • 370 g di uva da vino nera
  • 6 g di farina
  • 6 g di zucchero
Da iper-rigoroso quale sono, ho seguito le dosi indicate, ma purtroppo l'uva è che mi ero portato da casa era pochissima, solo 370 g! Che cacchio, vabbè, mi sono messo a farli con quella... Ho lavato bene, sgranato un acino alla volta, messo il tutto su una bacinella, e lavato sotto l'acqua corrente. Ho messo l'uva in un pentolino con un po' d'acqua e ho portato ad ebollizione. Quanto? Ah boh, nelle ricette è indicato "finché i grani non si sfanno". Siccome c'erano parecchi acini ancora "indietro" ho lasciato il tutto per circa 25 minuti mi sa... Poi ho preso il passaverdure, c'ho buttato il tutto e ho "passato". Raccolto il liquido (bucce e semi sono restati nel passaverdure) l'ho rimesso sul pentolino aggiungendo un cucchiaio raso di farina (6 g) e altrettanto di zucchero (6 g). Ho portato ad ebollizione mescolando con una frusta, altrimenti la "pastella" si attaccava alla pentola. Nelle ricette è indicato 7 minuti perché il tutto si addensi, ma a me dopo 10 sembrava che non aver raggiunto la consistenza di una crema... ho proseguito per altri 5-6 minuti, poi mi sono rotto decisamente i cosiddetti... Ho preso un bicchiere di vetro l'ho bagnato all'interno e c'ho versato dentro il tutto. Ebbene con 370 g di uva ho ottenuto una porzione veramente misera!

Ho aspettato che si raffreddasse e ho messo in frigo.
Ho appena degustato la mia creazione. Che delizia! Un po' troppo dolce per i miei gusti, ma devo dire che per essere la prima volta è venuto proprio bene! La consistenza era buona, quasi "gommosa". Un particolare: in bocca ho percepito una consistenza farinosa, sembra che lo zucchero non si sia completamente sciolto. Buonissimo comunque.
Non altrettanto buono si può dire delle foto: ne ho fatte 69, sissignore sessantanove! Neanche UNA di decente. Voglio vedere, di sera, illuminazione scarsa, compatta, fotografo inesperto... Niente, l'unica è cucinare il sabato o la domenica mattina con la luce "buona"...

Dati nutrizionali
  • Peso iniziale degli ingredienti - 382 g
  • Calorie totali - 385.5 g
  • Peso finale - 308 g
  • Calorie per 100 g - 125.5
  • Carboidrati - 98%
  • Proteine - 1.9%
  • Grassi - 0.1%


English version
While I was taking with my friends an evening of the last week, I don't remember from what speech it was emerged, a friend of mine said: "Oh yes, my grandmother use grapes for a very tasty sweet called sugoli...". She made me my mouth watering! "I want to taste it" I said.

Therefore I searched on the internet for the recipe and I found this, this and this (in Italian).

Yesterday evening I decided to realize this sweet, but I haven't enough grapes... only 370 grams instead of 700! Nevermind I done it the same.

Ingredients


  • 370 g of black grapes
  • 6 g of flour
  • 6 g of sugar
Preparation
I put every single grape on a bowl and I washed them under current water. I put the grapes on a pot, added some water and boiled it for 20 minutes. I put the result on the food mill, mixed and poured the liquid on the same pot where I boiled the grapes. I added the flour and the sugar and boiled it for 15 minutes, mixing with a whisk (otherwise it attach on the pot). I put the result in a glass. When it was cooler I put the pudding in the fridge.

I ate it the day after, it was soooooo sweet and tasty!!!

martedì 29 settembre 2009

Un altro foodblog!?!

Mangio 3 volte al giorno. Mi piace mangiare. Se "creo" quello che mangio sono ancora più contento. Se è buono ancora di più. Se è bello ancora di più. Una goduria continua insomma. ;-) Condividere con gli altri queste belle cose credo sia il motivo che spinge una persona ad aprire uno degli ormai tantissimi diari di cucina che si trovano in rete. E così eccomi qui. I miei buoni propositi sono:
  • pubblicare una ricetta "fatta bene" alla settimana (52 all'anno!!!): foto, ingredienti, procedimento, dati nutrizionali (eh si, sono un salutista ^_^).
  • imparare a fare le foto sul cibo: sono un principiante e uso una compatta...
Iniziamo!